domenica 6 maggio 2012

Natale... in primavera...




....a Natale la mia bimba di solito recita la sua bella poesia, dolce, buonista, strappalacrime,  ricevendo gli applausi dei parenti ed i bacini del papà;

a Natale le strade sono piene di luci, le vetrine in festa;

a Natale sono tutti più buoni, tutti ti salutano, alcuni attriti passano, alcune freddezze si dimenticano;

a Natale le chiese sono colme di gente; a Natale ci si scambia i doni...io dò un regalo a te, tu lo dai a me;

...questa primavera alcuni candidati teatranti recitano la solita filastrocca, dolce, buonista, strappalacrime, ricevendo gli applausi dei cittadini ed i voti del proprio elettorato raccolto con bandiere colorate, nuove, sventolanti, sotto il palco;

questa primavera le strade sono piene di persone, le vetrine di faccioni;

questa primavera alcuni  candidati recitano la parte dei buoni, ti salutano, alcuni attriti passano, alcune freddezze si dimenticano;

questa primavera i locali commerciali chiusi, abbandonati, che ormai puzzano solo di  stantio, si riaprono sotto forma di comitati elettorali per poi repentinamente richiudersi e tornare a marcire;

questa primavera ci si scambia i doni...
ma non è Natale;

questa primavera si parla di cambiamento,
oppure no,
si parla dell'inutilità del voto,
oppure no,
si parla dell'"ognuno fà i cazzi suoi!".....
oppure no....

cosa è il cambiamento vero?

è quello che passa dalla nostra mentalità più intima; è quell'atteggiamento che dovrebbe portarci a scegliere una persona non per lo slogan, per il cartellone colorato, per il "favore" personale, ma perchè crediamo che quella mente possa rappresentare la NOSTRA azione di cambiamento, possa rappresentare le NOSTRE idee....

ma se il nostro orizzonte è rappresentato da noi stessi, se siamo noi stessi miopi, che candidato potremmo mai scegliere?

buon "natale" a tutti!










sabato 14 aprile 2012

Entusiasmo aziendale? no grazie!!!


"...eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare..." l'azienda....


Come fa un'azienda gradualmente ma inesorabilmente a trasformare entusiasti e appassionati lavoratori in lamentose comare da vicinato o spettegolanti politici di bassa leva?


Generalmente ha a disposizione diverse armi ed una certa dose di masochismo o di "...strategia del fallimento..." oltre che ad avere in forze materiale umano predisposto alla chiacchiera piuttosto che al lavoro:

1) miopia; tutto passa attraverso le strette maglie del calcolo pseudo-economico di strette vedute, che guarda al guadagno immediato e non rischia nel rafforzare preventivamente il proprio know-how o investire in progetti di ricerca interni ancor prima che le commesse formalizzate ne giustifichino l'azione;
2) disinformazione; non rendere partecipe il dipendente della strategia e dei risultati aziendali, non solo nel male, ma nel bene; tendere a punire il dipendente per gli errori e mai a premiarlo per i risultati;
3) "organigrammicazia"; crea organigrammi che diventano solo cristalizzanti posizioni di potere piuttosto che divisioni di ruoli e responsabilita' operative; è la risposta alla meritocrazia, la "organigrammicazia";
4) divisione; non si fa parte della stessa azienda, ma di un ristretto gruppo in "lotta" con altri; manca un coordinamento centralizzato ed una vera idea di squadra;

..certo è una fotografia scattata in un momento di depressione professionale....ma non credo di aver sbagliato molto la messa a fuoco..


sabato 17 marzo 2012

Puffo Brontolone

Alcune persone che si incontrano nella propria vita, o accompagnano la propria esistenza, assomigliano ad uno dei piccoli personaggi blu, il puffo brontolone. "Io odio questo, io detesto quest'altro....". Alcune volte ti stringono e limitano nel loro modo di vivere a tal punto che cominci a guardare la realtà a modo loro. Per fuggire basta trovare un appiglio non ancorato a questa terra, che guardi al cielo, ai colori , alla fantasia.
La musica,  i sentimenti sono solo parzialmente umani, hanno qualcosa di divino, un richiamo a quello che non siamo e vorremmo essere. Forse è piu' facile guardare a terra e appiattirsi che alzare lo sguardo e guardare il cielo.

sabato 27 agosto 2011

Gare Montparnasse

Un giro alla torre più alta di Parigi, un giretto alla vicina Gare Montparnasse, una delle più grandi stazioni ferroviarie di Parigi, e cosa scopro?
Una delle foto, che penso tutti abbiano visto, è stata scattata proprio in quella stazione più di un secolo fa, quando un treno non fermandosi, causa problemi ai freni, ha superato tutte le barriere fino a sfondare un muro di 60cm di spessore e cadere nella piazza sottostante dove ha arrestato la sua folle corsa sul proprio muso. Unico morto una donna che passeggiava nella sfortunata piazza.

La sicurezza ferroviaria nel suo periodo giurassico......

sabato 23 luglio 2011

A muso duro


".....ho sempre odiato i porci ed i ruffiani, e quelli che rubavano un salario, falsi che si fanno una carriera con certe prestazioni fuori orario....canterò le mie canzoni per la strada ed affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro....."

martedì 19 luglio 2011

Non Aprite quella Porta........

Sole, sabbia, sudore...............pipi'......si pipi'.....perchè anche quando vai al mare c'è bisogno di fare pipi', certo a parte le donne che sembrano avere un bidoncino da 10 litri al posto della vescica.

A questo punto per soddisfare i piccoli bisogni ci sono due possibilità. Una porta ad incrementare direttamente l'inquinamento marino, cioè fischiettando si entra in acqua, ci si sceglie un posto isolato, e si comincia a nuotare lasciando una scia giallognola dietro di se. L'altra possibilità passa dall'inquinamento marino indiretto. Si accede al bagno, la si fa nella tazza ma dopo una serie di tubi e tubicini  la pipi' sfocia esattamente nella stessa zona della prima opzione. Non capisco perchè il primo metodo è considerato incivile, il secondo no....mah!!

Comunque, dato che la mucca è un animale rispettoso delle regole, sceglie il metodo "civile". Cerca il bagno, chiuso. Chiede al bar la chiave, lo guardano come parlasse in russo, poi capiscono, sorrisino da saccenti e dicono :"ma guardi che ci sono gli accessi RFID". I che cosa? Cioè per andare al cesso si usano le radiofrequenze? e l'anno prossimo che fanno mi installano un chip sottopelle?

Mi procuro uno di quei cosi, vado alla porta del bagno lo passo sul lettore, uno scatto, la porta si apre e mi si spalancano le vergogne di un tipo a metà strada tra l'impiedi ed il seduto sul trono, con i calzoni all'altezza ginocchio......gli chiedo scusa e richiudo la porta. Alla sua uscita pensavo mi prendesse la RFID e me la mettesse direttamente sotto pelle cominciando la sperimentazione di cui sopra, in realtà si scusa anche lui e mi dice di non aver inserito il ferretto di sicura dall'interno.

Cioè...io per entrare uso una tecnologia ad identificazione a radio frequenza con tanto di lettore e azionamento e per rendere inviolabile la mia privacy devo inserire il ferretto arruginito?? Ma chi ha progettato questo sistema? un sadico ingegnere, uno spione di donne chiuse in bagno?

Per la prima volta ho realizzato dentro di me quanto fosse necessaria a questo mondo la progettazione safety......la sicurezza innanzitutto, almeno nel momento del bisogno!!

sabato 2 luglio 2011

Bob Pease

Bob Pease era un progettista elettronico di circuiti integrati per la National, un guru del settore soprattutto per la parte analogica. Folta lunga barba, eccentrico, disordinato....sembra la incarnazione dello stereotipo cinematografico del genio.

Il 18 Giugno del 2011 mentre guidava il suo maggiolone del 1969, di ritorno dal funerale di un altro ingegnere elettronico geniale della Linear Jim Williams, ha avuto un incidente ed ha lasciato orfani i suoi otto libri e 21 brevetti e decine di circuiti integrati, alcuni ancora in produzione.
Eccentrica è stata la sua vita, paradossale la sua morte......
Se si pensa che alcuni degli oggetti elettronici di uso quotidiano funzionano solo grazie a progettisti analogici come Pease, e che i vari Bill Gates, Steve Jobs non sarebbero nulla senza un integrato di alimentazione o una elaborazione analogica, si capisce l'importanza di questi personaggi.
Ormai siamo abituati a pensare ad un mondo digitale, compresa la TV, ma il nostro è un mondo analogico ed il digitale non ne è che l'astrazione semplificata. Guardiamo, ascoltiamo, annusiamo, usiamo tutti i nostri sensi in modo assolutamente analogico.

La cosa che più ho imparato dai suoi tutorial...è il disordine...non sono "perfetto" come lui....ma mi ci avvicino abbastanza.....in basso un video che evidenzia lo stato del suo ufficio :)